Esteso per i casi di assenze per malattia, ai lavoratori dipendenti privati, il meccanismo valido per i dipendenti pubblici in base a cui l’Inps trasmette per via telematica medica al datore del lavoro. Dopo il secondo evento di malattia nell’anno solare l’assenza dovrà essere giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica o da medico convenzionato con Ssn, senza in distinzione tra regime Inps e non Inps
L'art. 29, comma 1-bis del D.L. n. 207/2008 (convertito nella L. n. 14/2009) ha previsto, in funzione dell'andamento infortunistico del settore dell'autotrasporto, la riduzione dei tassi di premio Inail per le imprese con dipendenti del settore dell'autotrasporto, a decorrere dall'anno 2009 (v. notizia dell'11/3/2009).
Con decreto ministeriale 2 agosto 2010 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 25 ottobre 2010, n. 250), a seguito della delibera n. 98 del 25 maggio 2010 del Presidente - Commissario straordinario dell'Inail, è stata quindi approvata, per l'anno 2010, la riduzione dei tassi medi di tariffa per le imprese di autotrasporto in conto terzi, classificate alle voci 9121 e 9123 delle Gestioni industria, artigianato e terziario (come da tabelle di seguito riportate).
L'Inail con la nota n. 7771 del 27 ottobre 2010 rende nota la pubblicazione del decreto in esame.
Per l'anno 2010, è approvata la riduzione dell'importo dei premi del 14,50%, a favore delle imprese artigiane del settore autotrasporto merci tenute al pagamento dei premi speciali unitari (voce 9123 - classe di rischio 5º e voce 9121 - classe di rischio 8º).
Dare certezza a operatori, imprese e lavoratori e individuare i criteri per attuare in modo tempestivo la delega contenuta nel collegato lavoro. È il significato dell'accordo tra governo, regioni e parti sociali siglato ieri. Sulla scorta delle «linee guida per la formazione» del 17 febbraio scorso si intende rilanciare l'apprendistato quale canale privilegiato per inserire i giovani nel mondo del lavoro
L'apprendistato distato deve diventare il contratto d'ingresso «tipico» dei giovani nel mercato del lavoro. E agli apprendisti dovrà esser garantito il massimo di formazione da parte di tutti gli attori che hanno una responsabilità diretta nella gestione di questo strumento: le regioni appunto o, in sussidiarietà, le parti sociali e gli enti bilaterali.
Sulla base di questi due impegni vincolanti, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha siglato ieri un'intesa con regioni e parti sociali per rilanciare l'apprendistato nell'anno di transizione che si apre dopo il via libera definitivo al "collegato lavoro", testo che riapre la delega al governo per la riforma dell'«apprendistato professionalizzante».
Otto diversi titoli edilizi che si articolano in 24 diverse procedure per la loro formazione. È questo il quadro normativo che si presenta per regolare le opere di manutenzione ordinaria, nonostante i tre interventi legislativi degli ultimi mesi tutti con l'obiettivo dichiarato dello snellimento procedurale. Partendo dal basso, cioè dalle cosiddette opere minori, i regimi edilizi attualmente in vigore questi:
1)interventi liberi (articolo 6, comma 1, Dpr 380/2001, come modificato dallalegge 73/2010, che ha convertito il Dl 40/2010);
2)comunicazione di inizio lavori (comma 2 dello stesso articolo, modificato dalla stessa legge);
3)comunicazione inizio lavori con relazione tecnica asseverata (comma 4, dello stesso articolo, modificato dalla stessa legge);
4)Scia, segnalazione certificata di inizio attività (articolo 19 della legge 241/1990, come modificato dalla legge 122/2010, che ha convertito il Dl 78/2010);
5)Dia, denuncia di inizio attività (articolo 22, commi 1 e 2, del Dpr 380/2001);
6)cosiddetta Super-Dia (comma 3 dello stesso articolo);
7)permesso di costruire (articolo 10 del Dpr 380/2001);
8)permesso di costruire gratuito (articolo 22, comma 7, del Dpr 380/2001).
Quanto alle procedure, queste sono in tutto 24, perché la formazione di ogni titolo cambia a seconda che l'immobile interessato dai lavori:
Le Madonie, una catena montuosa nella parte occidentale della Sicilia. Una sicilia insolita, inconsuetamente color smeraldo e boscosa, che la fanno somigliare più alla Svizzera che alla Trinacria. Un lembo di regione con boschi di querce, abeti e faggi e da non dimenticare un rarissimo albero endemico di singolare bellezza che cresce esclusivamente nelle alte madonie. Le nostre zone offrono quindi un paesaggio che sa di appenino tosco-emiliano o umbro-toscano ma che è tutto in provincia di Palermo con paesi medioevali arroccati sui cocuzzoli delle colline, costruiti in pietra o scolpiti nella roccia, sormontati e protetti da palazzi nobiliari, chiese e castelli. Quasi tutto il complesso montuoso è protetto dal Parco Naturale Regionale delle Madonie, circa 40.000 ettari, che dal Tirreno arrivano a sfiorare i 1979 m sul livello del mare, di Pizzo carbonara. Del Parco fanno parte quindici comuni madoniti sparsi in territori molto diversi fra loro ma che offrono al visitatore un fascino particolare con peculiarità naturalistiche ma soprattutto aspetti storici. Importante centro della regione montuosa delle Madonie è Petralia Sottana, sede dell'Ente Parco.